Tour de France 2019, Vasseur sull’esclusione di Bouhanni: “Non ha mai vinto quest’anno, non è solo un problema di preparazione”
Nacer Bouhanni non farà parte della selezione del Team Cofidis per il Tour de France 2019. La notizia era nell’aria sin dall’annuncio della formazione francese dei primi quattro uomini convocati per il Tour: Jesus Herrada, Anthony Perez, Cristophe Laporte e un Nicolas Edet fresco di rinnovo. Nella giornata di ieri, poi, l’esclusione è diventata ufficiale quando la compagine transalpina ha comunicato l’intera selezione in vista della Grande Boucle. Il team manager Cédric Vasseur, intervistato da vari media francesi, ha commentato la scelta dell’esclusione del velocista, dichiarando che bisognerebbe costruirgli la squadra intorno e questo è un rischio troppo grande per un team come il suo.
“Lo scorso anno avevamo preso la stessa decisione, ragionando sulla squadra e non sui singoli – spiega a RMC Sport l’ex professionista, subentrato alla guida del team ad inverno 2017 – Nacer fa fatica a far parte del gruppo, inoltre sportivamente non ci ha dato alcuna soddisfazione da inizio anno, non ha vinto alcuna corsa. Non ci dà alcuna sicurezza per il Tour. Laporte e Herrada hanno mostrato di più, quindi è logico costruire una squadra attorno a loro piuttosto che su un corridore che non ci ha dato molto. Nacer non ha mai vinto al Tour de France: ad un certo punto bisogna fare scelte strategiche. Aggiungere un terzo capitano significherebbe dividere la squadra e non ce lo possiamo permettere, siamo solo in otto”.
Il due volte vincitore di tappa al Tour ha poi continuato la critica al suo corridore: “Noi proviamo a rilanciarlo, ma evidentemente qualcosa non va. Abbiamo provato a schierarlo in corse meno importanti, ma non riesce a concretizzare. Penso Nacer abbia bisogna di uno scenario di corsa specifico, con 5-6 corridori per lui. Ma in questi casi poi devi andare a segno, perché se poi lasci la corsa il primo giorno, la squadra non può fare più niente. Bisogna anche fare questi ragionamenti in partenza. Se un corridore non vince niente fino a luglio, ci possono essere problemi di preparazione, ma le cause sono anche altre…”
La chiosa finale di Vasseur mostra chiaramente come i rapporti tra la squadra e il corridore, in scadenza di contratto, siano decisamente deteriorati e probabilmente ormai non più risanabili. Qualora ce ne fosse stato il bisogno, una conferma della crisi di rapporti tra il velocista ed il suo team, è arrivata dallo stesso 29enne, ormai sempre più destinato alla partenza (non mancano le squadre interessate), che raggiunto dal sito Cyclism’Actu ha rivelato di aspettarsi la notizia, ma di essere comunque rimasto deluso dalle modalità in cui gli è stata comunicata.
“Ho ricevuto un messaggio lunedì mattina dal direttore della Cofidis per darmi l’annuncio, anche se lo sospettavo – ha commentato amaramente – È una sua scelta e io l’accetto, anche se mi sarebbe piaciuto molto correre il Tour quest’anno, visto che passa dalle strade su cui mi alleno. Non ho nient’altro da aggiungere”.
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